Il Round Acerbis della Repubblica Ceca è stato il miglior Round finora in questo 2023 nel Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike per Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK) che ha messo fine alla sua striscia di 252 giorni senza vittorie. Per la prima volta in questa stagione il nordirlandese conquista tre podi nello stesso weekend, quello che precede la pausa estiva: dopo il Round andato in scena all’Autodrom Most ora Rea è terzo in classifica.

Rea nella sessione di Tissot Superpole ha firmato il quinto tempo e quindi per la prima volta a Most non ha preso il via dalla pole position. Ciò non gli ha impedito però di andare a vincere dopo 23 gare e 252 giorni grazie al fatto di aver montato le intermedie. La sua ultima vittoria risaliva all’anno scorso in Gara 1 a Phillip Island, anche quella condizionata dalla pioggia.

Nei primi cinque giri Rea ha inizialmente perso terreno nei confronti di Axel Bassani (Motocorsa Racing) che aveva preso il largo. Dopo due giri il veneto aveva dieci secondi di vantaggio sul nordirlandese. Al quinto giro, quello prima del rientro ai box di Bassani, il numero 65 ha girato quattro secondi più veloce del bellunese. I piloti che avevano montato le gomme da bagnato sono rientrati ai box e Rea si è così portato in testa alla gara andando a vincere dopo 252 giorni.

Domenica ha conquistato altri due podi. In Tissot Superpole Race è arrivato secondo alle spalle di Toprak Razgatlioglu (Pata Yamaha Prometeon WorldSBK) e davanti ad Alvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati), partito 14°. In Gara 2 Rea, dopo la caduta di Razgatlioglu, si è ritrovato in seconda posizione ma ha dovuto fare i conti con Danilo Petrucci (Barni Spark Racing Team) e Bassani. I tre sono arrivati alla bandiera a scacchi compresi in un decimo, con Petrucci che ha bruciato Rea in volata. Il nordirlandese, con 50 punti su 62 potenziali, è stato il pilota che ha conquistato più punti in questo weekend.

Rea ha detto: “Il mio passo era buono e ho pensato che avrei potuto restare lì, specialmente in Superpole Race dato che non mi ero reso conto di avere quel passo. In Gara 2 ho fatto una scelta diversa in termini di gomme rispetto alla maggior parte dei piloti. Io e il mio team, quando le avevamo provate venerdì, avevamo avuto la sensazione che avessero un po’ più di grip. Nelle fasi finali di gara la moto si muoveva tanto e la trazione in entrata era andata. Ho fatto tutto ciò che potevo per tenere dietro Danilo. Sulla lavagna ho visto che stava arrivando e mi ha attaccato in curva 1 ma io ho risposto in curva 2! Ho provato a fare tutto quanto alla perfezione. Mi sono difeso fino alla penultima curva ma all’ultima curva l’ho sentito, anche se non sono riuscito a vederlo con la mia visione periferica. Si è un po’ appoggiato su di me. Ho pensato ‘se ci tocchiamo, ho le stesse possibilità di cadere quante ne ha lui’ e quindi gli ho dato un po’ di spazio. Non posso lamentarmi, vi avrei staccato la mano se mi aveste detto che avrei conquistato questi risultati su una pista alla quale non sono molto legato. Ce ne andiamo con un bel bottino di punto e con un buon feeling con la moto”.

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